MANUCCI: “DOPO L’INFORTUNIO VOLEVO SMETTERE, HO RIPRESO GRAZIE AGLI AMICI. VOGLIO ARRIVARE IN ALTO SIA AL REGIONALE CHE ALL’ITALIANO”

Articolo di Samuele Sansonetti

Alessandro Manucci

MANTOVA – Gli allenamenti, l’alimentazione, il brutto infortunio che lo ha quasi portato a smettere e il ritorno in sella con gli ottimi risultati nelle tappe del Regionale e dell’Italiano. Il giovane pilota Alessandro Manucci, tra i componenti del team Motormix, si racconta alla vigilia della partenza per Montevarchi dove affronterà la terza tappa del Prestige.

Primo nella seconda tappa del Regionale, terzo nella categoria Fast del campionato Italiano Prestige. Per te la stagione è iniziata piuttosto bene.
“Sì, a discapito di vari problemi che ho avuto dall’inizio dell’anno. Da gennaio ho iniziato ad avere qualche acciacco fisico e non sono riuscito a prepararmi per niente fino alla fine marzo. Nonostante tutto sono riuscito a fare qualche gara, come quella del Regionale delle Marche a Grottazzolina dove ho vinto. Nonostante la poca preparazione e una condizione fisica non ottimale la stagione è iniziata molto bene. Sono arrivato carico alla gara dell’Italiano a Mantova, ho cercato di essere il più veloce possibile. La situazione che si è creata lo richiede: ho saltato la prima gara del Regionale e la prima gara dell’Italiano e devo riuscire a dare il meglio perché il margine di errore si è ridotto a zero”.

Dopo un 2020 sfortunato, pensi che nel 2021 possa arrivare qualche soddisfazione per la tua carriera?
“C’è la volontà di fare una bella stagione e di arrivare nelle posizioni alte sia nel Regionale che nell’Italiano. Il mio obiettivo è dare il massimo in tutto ciò che faccio, a partire dall’allenamento fino alle gare. Questo è il motivo principale per cui ho ricominciato a correre, dopo l’infortunio alle vertebre che ho subito l’anno scorso: avevo deciso di smettere a livello agonistico ma a lungo andare, anche grazie ai miei amici e alle persone che mi stanno vicino, mi sono imposto di non lasciare nulla al caso e dare il 100% in qualsiasi cosa della vita. A causa di tutti questi problemi che ho avuto il percorso si è complicato fin dall’inizio e proprio per questo da adesso in poi bisognerà dare il massimo, per cercare di ottenere qualcosa di importante”.

Essere un pilota non significa solamente scendere in pista durante il weekend. Quanto tempo bisogna dedicare agli allenamenti?
“In qualsiasi campionato è diventato tutto molto professionistico, anche solamente nel Regionale, e molti piloti cercano di allenarsi al meglio per arrivare più preparati possibile. Bisogna lavorare parecchio, non solamente in moto ma anche fuori. Serve passione, dedizione e pazienza. Gli allenamenti sono parecchi e dopo aver iniziato a lavorare in una fabbrica, il Fustificio Prm che mi ha dato la possibilità di tornare a correre, io devo alternare gli allenamenti al lavoro. Quando salto un giorno perché mi sposto in una pista più lontana, per esempio, recupero le ore lavorative nei giorni successivi. Ci vuole impegno e logicamente vedere qualche risultato ti appaga e ti dà motivazione”.

C’è un tipo di alimentazione particolare da seguire?
“Assolutamente. E’ una parte fondamentale tanto quanto l’allenamento. Grazie all’aiuto della Best form di Simone Giorgini ho stabilito un piano alimentare che sto seguendo e mi sta facendo sentire molto bene, carico di forze ma non appesantito. Ci vuole l’equilibrio giusto perché l’alimentazione varia da persona a persona e bisogna trovare la propria linea da seguire. L’alimentazione può fare la differenza, specialmente quando hai tanti impegni tra lavoro, allenamenti e gare”.

Quanto è importante il lavoro del tuo team per il raggiungimento dei risultati?
“Il team è molto importante. Collaboro con il team Motormix da tre anni e il suo appoggio è fondamentale. In generale il team è composto da varie persone che aiutano il pilota e che partecipano attivamente al lavoro. Creano l’ambiente che c’è intorno al pilota. Io ho tante figure di riferimento: mio padre che mi fa da meccanico, Luca che mi procura tutto quello che mi serve dal materiale all’abbigliamento, la mia ragazza Chiara, il mio personal trainer Simone, Matteo Marzocchi che mi aiuta anche economicamente, Alessandro Pagliacci con cui lavoriamo per migliorare la tecnica di guida e Daniele Salucci che mette sempre a posto la moto. Per un pilota è importante che ci sia affiatamento tra tutte le persone del team per avere la giusta serenità e riuscire a essere più tranquillo possibile e dare il 100%”.

Domenica si corre a Montevarchi per la terza tappa del Prestige. L’obiettivo è centrare un altro podio?
“L’obiettivo è quello di fare il meglio possibile. Ovviamente si punta a riuscire a ottenere un buon risultato che sarà la conseguenza del tipo di guida, di come verrà approcciato il weekend e della tranquillità con cui riuscirò a fare le cose. Si va a correre per salire sul gradino più alto ma l’obiettivo principale è cercare di fare il massimo ed esprimere il miglior motocross che è nelle mie corde, senza pensare troppo ai punti. Cercherò di arrivare a Montevarchi il più carico possibile”.